
Barella e la maglia con il logo al contrario: tutte le divise dei calciatori "con errori"
Contro la Lazio, in Coppa Italia, Barella è entrato solo nel finale, ma i tifosi più attenti sono riusciti a notare un curioso "errore" sulla sua maglia: il logo del club era stato stampato al contrario! Ma tra le gaffe più belle ci sono anche Irbahimovic, Gerrrad e Ballotelli. Mentre Casemiro ha giocato con il cognome "sbagliato" stampato sulla maglia... per tutta la vita

IL LOGO DI BARELLA
- L'occhio di falco di alcuni tifosi ha rivelato l'errore: a un primo sguardo infatti (specie con i giocatori in campo in movimento) è quasi impossibile notare che sulla maglia con cui Barella ha giocato la partita di Coppa Italia contro la Lazio, il logo dell'Inter è stato stampato al contrario

JORGINHO
- Una "H" al posto sbagliato, e il centrocampista del Chelsea, nel 2019, giocò così la finale di Supercoppa Europea persa ai rigori contro il Liverpool

ZLATAN IBRAHIMOVIC
- Ebbene sì, è successo anche a lui, che proprio sconosciuto non è. Ai tempi dei Galaxy, fece doppietta al Toronto FC diventando per una sera "Irba". Una svista imperdonabile, quella dello staff californiano, che però fece diventare la maglia "Irbahimovic" richiestissima

JUNIOR MESSIAS
- Che quella volta divenne Meessias. Non che l'alternativa rossonera sulla fascia destra fosse più semplice per chi stampava le magliette: Saelemaekers…

HAKAN CALHANOGLU
- Prima di Messias, il Milan era già scivolato sul cognome del turco, in occasione della presentazione delle nuove divise. Effettivamente la pronuncia trascritta sarebbe corretta, peccato che la 'H' fosse davvero fuori posto

WOJCIECH SZCZESNY
- Abbiamo impiegato del tempo per "far pace" con pronuncia ed esatta trascrizione del suo cognome, difficoltà ammesse anche da Allegri nel corso della sua prima avventura alla Juve. Proprio il club bianconero, nell’estate 2017 durante la tournée americana, casca proprio sul finale, "esagerando"

MARKO ARNAUTOVIC
- Come si pronuncia, si scrive: non dovrebbe essere complicato. All'austriaco però il cognome venne storpiato dal West Ham, nel Boxing Day del 2017, in occasione della partita contro il Bournemouth. In cui fece anche doppietta in 8' nel finale, rendendo quella maglia doppiamente unica

STEVEN GERRARD
- Il caso "Irbahimovic" non è isolato nella MLS e soprattutto in casa Galaxy: guardate cosa riuscirono a fare con la leggenda dei Reds durante la sua ultima parentesi in carriera. Una 'R' fuori posto e il danno è fatto

MARIO BALOTELLI
- Autogol del Liverpool nel marzo 2015: la maglia esibita dai social nello spogliatoio dei Reds lo ribattezzava "Ballotelli". E dopo quella gara contro il Burnley twittò: "Non piaccio a qualcuno". Evidentemente al magazziniere

GERARD DEULOFEU
- Non era andata meglio all’attaccante spagnolo, colpo estivo dell’Everton nell’estate 2013: provate a guardare come venne stampato il suo cognome insieme a quelli degli altri nuovi acquisti dei Toffees. Ebbene sì, c’è scritto proprio "Deufoleu"

CHANCEL MBEMBA
- All’appello si iscrive anche il difensore congolese: uno scioglilingua fatale per il magazziniere del Newcastle

CHRIS WONDOLOWSKI
- Origini polacche e un cognome non facile per l'attaccante statunitense, che si ritrovò con l'errore sulla maglia proprio in Nazionale. Una gaffe risalente al 2013 nella Gold Cup

SABRI SARIOGLU
- Un monumento al Galatasaray, beniamino della tifoseria e un nome tutto sommato semplice da riportare sulla maglia. Non per il club turco, che gli invertì la 'B' e la 'R'

RADAMEL FALCAO
- Successe a un tifoso del Manchester United, che dallo store del club ricevette una nuova maglia dell’attaccante colombiano pronta... da rispedire al mittente, perché il cognome durante il viaggio era diventato "Flacao". O magari da conservare proprio per questo...

ANDERSON
- Altra distrazione dello United, che riuscirono nell’impresa di apostrofarlo "Andesron" sulla maglia nel 2012 contro l’Everton

OLE GUNNAR SOLSKJAER
- Sempre i Red Devils, anche se va detto che il cognome norvegese poteva risultare proibitivo per qualsiasi magazziniere. Facile quindi invertire un paio di lettere nella stampa della divisa

DAVID BECKHAM
- Imperdonabile il refuso che coinvolse il grande David: come si può sbagliare il cognome di uno dei giocatori più famosi di sempre del calcio mondiale? E invece il Manchester United fallì anche qui, facendogli giocare con la maglia sbagliata addirittura la finale del Charity Shield 1997 contro il Chelsea. Inutile dire che dopo quella vittoria la maglia "Beckam" iniziò a essere richiesta sul serio dai tifosi...

TOMASZ KUSZCZAK
- D’accordo, la lingua polacca può creare difficoltà non solo alle nostre latitudini. Però effettivamente "Zuszczak" non deve aver fatto piacere all’ex portiere del Manchester United proprio nel giorno della sua presentazione!

JAVIER MASCHERANO
- Al Liverpool, al Jefecito capitò di smarrire una 'H' sulla propria maglia: meglio facilitare i telecronisti sulla pronuncia corretta

ROQUE SANTA CRUZ
- Il centravanti paraguaiano "vittima" di un magazziniere del Blackburn

SOFIANE FEGHOULI
- Come abbiamo già visto può sbagliare il cognome di un nuovo acquisto persino in occasione della presentazione ufficiale. Di sicuro significa partire con il piede sbagliato, e la faccia del non convintissimo algerino è tutto un programma

MODOU SOUGOU
- Assonanza insidiosa nel caso dell’attaccante senegalese ai tempi del Marsiglia

JAVIER ZANETTI
- Rischiò di farne le spese anche lo storico capitano dell’Inter: le telecamere di Sky nello spogliatoio mostrarono il grave errore sulla maglia di Zanetti, immediatamente cambiata. Figuraccia scongiurata

ROMANO PERTICONE
- Magari non particolarmente conosciuto in Serie A, certo è che la gaffe sulla divisa dell’allora difensore del Livorno, contro il Milan nel 2009, ammette poche repliche. Il problema è che, nel corso di quella partita, non si trattò dell’unica...

ANTONIO CANDREVA
- Già, perché il magazziniere del Livorno la face grossa sbagliando anche il cognome dell'allora giovanissimo centrocampista romano. Via la 'N' e la gaffe (doppia) è fatta

CHI È CASIMIRO?
- Ok, un conto è giocare una partita con un errore sulla maglia, un altro è passarci l'intera carriera. La spiegazione porta la firma più autentica possibile, cioè quella dello stesso centrocampista brasiliano. Dopo averlo già rivelato anni fa in Spagna, Casemiro (pardon, Casimiro) ha rinnovato la curiosa alla BBC.

- "Il mio vero nome è Carlos Henrique Casimiro, con la I e non con la E - ha detto lui -. Da giovane al San Paolo mi diedero una maglietta con la scritta sbagliata, ma io sono scaramantico, giocai bene e non l'ho mai più cambiata". Dopo una carriera da venti trofei, tra cui cinque Champions League, possiamo dirlo con certezza: ha portato fortuna.