Guirassy senza nome: tutti gli errori sulle maglie
Nel pazzesco 4-4 tra Juventus e Borussia Dortmund non è passata inosservata la maglia numero 9 di Serhou Guirassy. Una divisa senza nome, con la doppia scritta 'Dortmund', che si aggiunge alla collezione di casacche stampate con errori. Goditi allora la rassegna qui di seguito: da Irbahimovic a Gerrrad, da Ballotelli a Arnoutovic. E c'è pure Casemiro che ha giocato con il cognome "sbagliato" stampato sulla maglia… per tutta la vita
GUIRASSY, UNA MAGLIA IN CERCA DI UN NOME
- Cosa è successo alla maglia usata da Guirassy in Juventus-BVB (foto a sinistra)? La divisa, senza il nome e con la doppia scritta 'Dortmund', è balzata subito all'occhio dei più attenti. Nessun tentativo di cambio di nominativo per l'attaccante, si tratta di un errore di stampa. La spiegazione risiede nella foto a destra: in Bundes il nome è stampato nella parte bassa, mentre in alto c'è quello del club. Lo switch reso necessario dalle regole Champions ha con tutta probabilità mandato in tilt qualcuno a Dortmund...
C'È ANCORA DA IMPARARE
- In effetti Tijjani Reijnders - un po' come provato da noi in Italia due anni fa - è un nome piuttosto complesso. E, come logico, al City stanno ancora imparando bene dove vadano le J e dove le I. Nell'amichevole del Barbera col Palermo, per esempio, qualcuno ha "fallito", aggiungendo una I superflua…
- Caso inedito di errore tipografico? Nient'affatto…
IL LOGO AL CONTRARIO DI BARELLA
- L'occhio di falco di alcuni tifosi aveva rivelato l'errore di qualche mese fa: a un primo sguardo - infatti, specie con i giocatori in campo in movimento - è quasi impossibile notarlo… ma sulla maglia con cui Barella giocò in Coppa Italia contro la Lazio il logo dell'Inter è stato stampato al contrario
ZLATAN IBRAHIMOVIC
- Ebbene sì, è successo anche a lui, che proprio sconosciuto non è. Ai tempi dei Galaxy, fece doppietta al Toronto FC diventando per una sera "Irba". Una svista imperdonabile, quella dello staff californiano, che però fece diventare la maglia "Irbahimovic" richiestissima
JUNIOR MESSIAS
- Che quella volta divenne Meessias. Non che l'alternativa rossonera sulla fascia destra fosse più semplice per chi stampava le magliette: Saelemaekers…
HAKAN CALHANOGLU
- Prima di Messias, il Milan era già scivolato sul cognome del turco, in occasione della presentazione delle nuove divise. Effettivamente la pronuncia trascritta sarebbe corretta, peccato che la 'H' fosse davvero fuori posto
JORGINHO
- Una "H" al posto sbagliato, e il centrocampista del Chelsea, nel 2019, giocò così la finale di Supercoppa Europea persa ai rigori contro il Liverpool
WOJCIECH SZCZESNY
- Abbiamo impiegato del tempo per "far pace" con pronuncia ed esatta trascrizione del suo cognome, difficoltà ammesse anche da Allegri nel corso della sua prima avventura alla Juve. Proprio il club bianconero, nell’estate 2017 durante la tournée americana, casca proprio sul finale, "esagerando"
MARKO ARNAUTOVIC
- Come si pronuncia, si scrive: non dovrebbe essere complicato. All'austriaco però il cognome venne storpiato dal West Ham, nel Boxing Day del 2017, in occasione della partita contro il Bournemouth. In cui fece anche doppietta in 8' nel finale, rendendo quella maglia doppiamente unica
STEVEN GERRARD
- Il caso "Irbahimovic" non è isolato nella MLS e soprattutto in casa Galaxy: guardate cosa riuscirono a fare con la leggenda dei Reds durante la sua ultima parentesi in carriera. Una 'R' fuori posto e il danno è fatto
MARIO BALOTELLI
- Autogol del Liverpool nel marzo 2015: la maglia esibita dai social nello spogliatoio dei Reds lo ribattezzava "Ballotelli". E dopo quella gara contro il Burnley twittò: "Non piaccio a qualcuno". Evidentemente al magazziniere
GERARD DEULOFEU
- Non era andata meglio all’attaccante spagnolo, colpo estivo dell’Everton nell’estate 2013: provate a guardare come venne stampato il suo cognome insieme a quelli degli altri nuovi acquisti dei Toffees. Ebbene sì, c’è scritto proprio "Deufoleu"
CHANCEL MBEMBA
- All’appello si iscrive anche il difensore congolese: uno scioglilingua fatale per il magazziniere del Newcastle
CHRIS WONDOLOWSKI
- Origini polacche e un cognome non facile per l'attaccante statunitense, che si ritrovò con l'errore sulla maglia proprio in Nazionale. Una gaffe risalente al 2013 nella Gold Cup
SABRI SARIOGLU
- Un monumento al Galatasaray, beniamino della tifoseria e un nome tutto sommato semplice da riportare sulla maglia. Non per il club turco, che gli invertì la 'B' e la 'R'
RADAMEL FALCAO
- Successe a un tifoso del Manchester United, che dallo store del club ricevette una nuova maglia dell’attaccante colombiano pronta... da rispedire al mittente, perché il cognome durante il viaggio era diventato "Flacao". O magari da conservare proprio per questo...
ANDERSON
- Altra distrazione dello United, che riuscirono nell’impresa di apostrofarlo "Andesron" sulla maglia nel 2012 contro l’Everton
OLE GUNNAR SOLSKJAER
- Sempre i Red Devils, anche se va detto che il cognome norvegese poteva risultare proibitivo per qualsiasi magazziniere. Facile quindi invertire un paio di lettere nella stampa della divisa
DAVID BECKHAM
- Imperdonabile il refuso che coinvolse il grande David: come si può sbagliare il cognome di uno dei giocatori più famosi di sempre del calcio mondiale? E invece il Manchester United fallì anche qui, facendogli giocare con la maglia sbagliata addirittura la finale del Charity Shield 1997 contro il Chelsea. Inutile dire che dopo quella vittoria la maglia "Beckam" iniziò a essere richiesta sul serio dai tifosi...
TOMASZ KUSZCZAK
- D’accordo, la lingua polacca può creare difficoltà non solo alle nostre latitudini. Però effettivamente "Zuszczak" non deve aver fatto piacere all’ex portiere del Manchester United proprio nel giorno della sua presentazione!
JAVIER MASCHERANO
- Al Liverpool, al Jefecito capitò di smarrire una 'H' sulla propria maglia: meglio facilitare i telecronisti sulla pronuncia corretta
ROQUE SANTA CRUZ
- Il centravanti paraguaiano "vittima" di un magazziniere del Blackburn
SOFIANE FEGHOULI
- Come abbiamo già visto può sbagliare il cognome di un nuovo acquisto persino in occasione della presentazione ufficiale. Di sicuro significa partire con il piede sbagliato, e la faccia del non convintissimo algerino è tutto un programma
MODOU SOUGOU
- Assonanza insidiosa nel caso dell’attaccante senegalese ai tempi del Marsiglia
JAVIER ZANETTI
- Rischiò di farne le spese anche lo storico capitano dell’Inter: le telecamere di Sky nello spogliatoio mostrarono il grave errore sulla maglia di Zanetti, immediatamente cambiata. Figuraccia scongiurata
ROMANO PERTICONE
- Magari non particolarmente conosciuto in Serie A, certo è che la gaffe sulla divisa dell’allora difensore del Livorno, contro il Milan nel 2009, ammette poche repliche. Il problema è che, nel corso di quella partita, non si trattò dell’unica...
ANTONIO CANDREVA
- Già, perché il magazziniere del Livorno la face grossa sbagliando anche il cognome dell'allora giovanissimo centrocampista romano. Via la 'N' e la gaffe (doppia) è fatta
CHI È CASIMIRO?
- Ok, un conto è giocare una partita con un errore sulla maglia, un altro è passarci l'intera carriera. La spiegazione porta la firma più autentica possibile, cioè quella dello stesso centrocampista brasiliano: "Il mio vero nome è Carlos Henrique Casimiro, con la I e non con la E - parola sua alla BBC -. Da giovane al San Paolo mi diedero una maglietta con la scritta sbagliata, ma io sono scaramantico, giocai bene e non l'ho mai più cambiata". Dopo la sua super carriera possiamo dirlo con certezza: ha portato bene per davvero.