Nel marzo del 2017, l'attuale Ct della nazionale allenava lo Zenit San Pietroburgo e, durante la trasmissione Edicola Fiore, rivelò a Fiorello quali sarebbero stati i titolari di una sua ipotetica Italia. Adesso che a guidare gli azzurri c'è davvero lui, alcuni nomi sono effettivamente tra i convocati, altri hanno perso terreno
Il contesto era inevitabilmente scherzoso, ma la sua formazione sembrava piuttosto seria. Era il marzo del 2017 quando durante la sua trasmissione Rosario Fiorello chiese a Roberto Mancini quale sarebbe stato il suo 11 ideale se si fosse trovato sulla panchina della nazionale italiana. Nessuno pensava che ciò sarebbe accaduto poco più di un anno dopo, ma stando alle vere convocazioni del 53enne jesino, idee e circostanze sono cambiate radicalmente. Il portiere, Buffon, ha fatto sapere di non essere più disponibile e due dei suoi vecchi pupilli, Criscito e Balotelli, hanno riconquistato la fiducia del Mancio ai danni di Masina e Petagna: ecco gli 11 annunciati un anno fa.
Gigi Buffon
Ha da poco fatto sapere di non voler più indossare la maglia azzurra, ma se dipendesse da Mancini sarebbe comunque Buffon il titolare dell'Italia, almeno di quella che aveva in mente un anno fa. Ha dato l'addio alla Nazionale e alla Juventus ma, a prescindere dall’età e dalle decisioni che prenderà, quella del portiere di Carrara la sua è stata comunque una stagione positiva. Per lui 21 presenze nel settimo campionato di fila vinto con 14 gol subiti. In Europa sono state nove le presenze con 11 reti al passivo mentre in Coppa Italia, vinta anche quella, è rimasto imbattuto nelle tre partite giocate. A raccogliere la sua eredità in azzurro ci sarà uno tra Donnarumma, Perin e Sirigu.
Davide Zappacosta
Per il Mancini del 2017 il terzino destro titolare è Davide Zappacosta. Quando annunciò quella formazione a "Edicola Fiore", l’esterno ex Avellino giocava nel Torino e le sue prestazioni non impressionarono soltanto il Mancio ma anche i dirigenti del Chelsea che l’hanno acquistato nella scorsa sessione estiva di mercato. A Londra 22 presenze in Premier League, con un gol e un assist nei 1094 minuti giocati. In Champions un altro gol e un altro assist in 353 minuti. Per lui anche l'Fa Cup 2018 vinta contro il Manchester United a Wembley. Zappacosta figura anche tra i "veri" convocati di Mancini, si giocherà con De Sciglio il posto da titolare.
Alessio Romagnoli
Nella sua Italia ideale del 2017, Mancini schierava Alessio Romagnoli al centro della difesa. Una convocazione confermata anche nelle chiamate ufficiali in vista delle tre amichevoli che chiuderanno la stagione. Un'annata comunque positiva per il classe '95 che probabilmente sarebbe stato convocato da chiunque avesse sostituito Ventura (il difensore era già nel giro azzurro anche con Conte e lo stesso Ventura). Nel campionato appea terminato, l’ex Roma e Samp ha collezionato 28 presenze con 2485 minuti giocati. Per lui anche due gol: memorabile quello al San Paolo contro il Napoli con un sinistro al volo da 30 metri. Un gol splendido che però non servì ad evitare la sconfitta. Nel nuovo ciclo targato Mancini, saranno Mattia Caldara e Daniele Rugani (almeno stando alle prime chiamate) a contendergli una maglia da titolare.
Leonardo Bonucci
Uno dei punti fermi del nuovo corso targato Mancini, ma lo era già anche nella mente di Mancini più di un anno fa. Non sorprende la presenza del capitano del Milan, accanto al suo compagno Romagnoli, nella formazione disegnata dal futuro Ct azzurro. In quel momento era alla Juventus e si apprestava a vincere Scudetto e Coppa Italia, oggi in rossonero ha giocato 35 partite senza mai essere sostituito. Ovviamente il classe '87 è presente nella lista presentata dall'ex allenatore di Zenit e Inter che l'ha anche promosso capitano.
Adam Masina
Un po' a sorpresa, il terzino sinistro designato da Mancini nelle "convocazioni" a Edicola Fiore era il 24enne del Bologna Adam Masina. Tuttavia, questa stagione non è stata particolarmente brillante per l’esterno rossoblù che ha giocato 33 partite collezionando otto ammonizioni, un’espulsione, appena un assist e nessun gol, per questo motivo, nella lista "vera" è riapparso il nome di Mimmo Criscito, conosciuto bene da Mancini che l'ha avuto proprio allo Zenit. Con lui, per la fascia sinistra, anche Danilo D'Ambrosio - autore di una stagione positiva con l'Inter - e l'oriundo ex Roma Emerson Palmieri.
Marco Verratti
Sulla sua futura convocazione ci sono pochi dubbi. Nella prima amichevole di Mancini, in programma il prossimo 28 maggio contro l’Arabia Saudita, il regista del Psg non potrà esserci per via di un infortunio che l’ha costretto ad operarsi, ma quando inizieranno le qualificazioni al prossimo Europeo nessuno si sorprenderà nel vederlo titolare, proprio come aveva pensato lo stesso Mancio da Fiorello. Per l’ex Pescara quest’anno sono 22 le presenze in Ligue 1 con due assist e due gol. Assist che sono arrivati anche in Champions e in Coupe de France (due in ogni competizione). Attualmente, nel centrocampo azzurro privo di Verratti, sono stati convocati Jorginho, Marchisio, Pellegrini, Baselli, Mandragora e Cristante.
Daniele De Rossi
Anche dopo la delusione di San Siro contro la Svezia, Daniele De Rossi non ha mai chiuso le porte alla nazionale. A farlo però ci ha pensato Mancini che l'ha lasciato fuori dai convocati. Eppure, appena un anno fa, lo stesso allenatore jesino l’aveva inserito tra i suoi titolari. Un'assenza che pesa e che ha stupito anche perché De Rossi ha appena concluso una stagione da protagonista assoluto con la maglia della Roma: 22 presenze, un gol e un assist in campionato, ma soprattutto 10 presenze, un gol e un assist in Champions dove ha raggiunto una storica semifinale di Champions.
Antonio Candreva
Era un pupillo di Conte, un titolare di Ventura e anche Mancini l'avrebbe schierato un anno fa. Nel frattempo, evidentemente, il centrocampista dell'Inter ha perso la fiducia del Ct visto che non appare tra i convocati per le amichevoli contro Arabia Saudita, Francia e Olanda. Al posto suo, sono stati scelti i vari Verdi, Bernardeschi, Berardi e Chiesa.
Lorenzo Insigne
Insigne sì, Insigne no: è stato questo il tormentone per Ventura. Un dubbio che invece Roberto Mancini non avrebbe visto che non ha esitato nel definirlo uno dei suoi titolari già un anno fa quando non era Ct della nazionale. A maggior ragione, dopo l’epilogo delle qualificazioni mondiali e dopo quanto dimostrato dal talento napoletano in queste ultime stagioni, non poteva mancare il suo nome nella prima lista ufficiale del Mancio. Sarà lui con ogni probabilità il numero 10 del nuovo corso targato Roberto Mancini, uno che di numeri 10 se ne intende.
Andrea Belotti
Quando Mancini lo designò come centravanti della sua allora ipotetica nazionale, Andrea Belotti era per distacco il miglior attaccante italiano e certamente uno dei migliori in Europa. A distanza di un anno, il ragazzo bergamasco non ha perso il suo talento ma a alcuni infortuni ne hanno un po’ frenato la crescita costante. Il Gallo ha segnato "soltanto" 10 gol in campionato, ma questo non ha impedito a Mancini di puntare su di lui anche per queste tre amichevoli.
Andrea Petagna
Fu uno dei nomi più sorprendenti tra quelli svelati da Mancini, non perché Petagna stesse facendo male o perché non meritasse una menzione, ma accanto a Belotti in tanti si sarebbero aspettati un nome più "manciniano" come Balotelli. Lo scorso anno l’allenatore jesino non ebbe dubbi nel premiare la stagione splendida del classe ’95 atalantino, ma - 14 mesi dopo - quando ha dovuto diramare una convocazione ufficiale il nome di Petagna è sparito dalla lista. Le prestazioni del 2017 non sono state confermate nel 2018, chiusa con appena quattro gol e quattro assist in 29 presenze. Al contrario, il pupillo Balotelli ha fatto molto bene in Francia con il Nizza (18 gol), così come Zaza al Valencia (12 gol). Impossibile, infine, pensare ad un'Italia senza Immobile. Sono loro gli attaccanti scelti dal Ct per la sua nuova nazionale.