FIGC, Giorno della Memoria: Gravina ribadisce impegno contro la discriminazione razziale

27 gennaio
FIGC

Il presidente dela FIGC, Gabriele Gravina, ribadisce oggi 27 gennaio, Giorno della memoria, l'impegno a contrastare ogni forma di discriminazione razziale. "Il mondo del calcio è quotidianamente impegnato nell’esaltare i valori del rispetto, della fratellanza e dell’inclusione. Basta cori e simboli razzisti. Come FIGC, siamo impegnati in un processo di rinnovamento culturale, a partire dalle scuole calcio"

GIORNO DELLA MEMORIA 2023, LA PROGRAMMAZIONE DI SKY SPORT

In occasione del Giorno della Memoria, la FIGC ricorda le vittime della Shoah con una campagna di comunicazione sui propri canali social, ribadendo l’impegno del movimento calcistico contro ogni forma di discriminazione razziale.

"Il giorno della responsabilità"

"La Giornata della Memoria deve essere anche il giorno della responsabilità – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – soprattutto per il mondo del calcio che, con le sue diverse componenti e nelle sue molteplici dimensioni, è quotidianamente impegnato nell’esaltare i valori del rispetto, della fratellanza e dell’inclusione. Scendiamo in campo per coltivare la memoria, affinché l’orrore della discriminazione e dell’antisemitismo non trovi più cittadinanza nella nostra società, a partire dagli stadi".

Gabriele Gravina

"Basta a cori e simboli razzisti"

"Diciamo basta ai cori, basta all’esposizione di simboli razzisti e basta alle offese che umiliano la dignità umana", continua Gravina, "Il mio è un accorato appello a tutte le istituzioni e ai Club, che devono essere in prima linea per contrastare questi fenomeni, ma anche alla maggioranza dei tifosi per bene, che devono iniziare a dissociarsi quando accadono fatti così incresciosi. Come FIGC, siamo impegnati in un complesso processo di rinnovamento culturale mettendo al centro del nostro messaggio l’educazione e la formazione, a partire dalle scuole calcio. Per valorizzare al meglio questo percorso, è mia intenzione condividere ulteriori percorsi con i rappresentanti della Comunità ebraica".