Figc, due giovani arbitri aggrediti in campo ospiti in conferenza con Mancini

Nazionale

Andrea Arnone e David Bartolotta, due giovani arbitri aggrediti rispettivamente durante una partita di Under 14 ligure e di Promozione siciliana, sono stati ospiti nella conferenza stampa di Roberto Mancini che ha aperto il primo raduno della Nazionale a Coverciano nel 2023. "Nell'ultimo anno oltre 200 aggressioni, bisogna dare segnali immediati e decisi"

Un segnale contro la violenza sugli arbitri, soprattutto a protezione dei giovani che decidono di intraprendere la carriera con il fischietto e che rischiano la propria incolumità sui campi delle categorie giovanili e dilettantistiche. Per questa ragione la Figc ha oggi ospitato a Coverciano Andrea Arnone e David Bartolotta, due giovani arbitri vittime di episodi di aggressione nelle ultime settimane. 

Gli episodi di cronaca di Arnone e Bartolotta

Andrea Arnone, un giovane arbitro di 18 anni della sezione di Genova, è stato aggredito al termine di Nuova Oregina–Anpi Casassa, una partita della categoria under 14 in Liguria, da un dirigente della società di casa, un uomo di 44 anni che lo ha colpito con numerosi pugni al volto e alla testa, causandone una prognosi di 25 giorni al Pronto Soccorso. David Bartolotta, arbitro di 22 anni della sezione di Palermo, è stato invece aggredito lo scorso 4 marzo alla fine della sfida di Promozione siciliana tra Villarosa e Pro Falcone da alcuni giocatori della squadra di casa. Per loro non solo l'invito nella casa della Nazionale, ma anche la possibilità di parlare in conferenza stampa accanto al ct Roberto Mancini e raccontare la loro testimonianza.

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"Il calcio prima di tutto è un divertimento"

"Essere qua a Coverciano è una grande emozione”, esordisce Andrea Arnone, che poi continua: “La mattina, quando ti svegli e vai ad arbitrare, non immagini che possa succedere un avvenimento così grave. Ma con il passare del tempo cresce la voglia di tornare in campo. Cosa mi sento di dire? Ai calciatori di pensare al gioco, di divertirsi e pensare a migliorarsi, le stesse cose che direi a un mio collega. E agli allenatori e ai dirigenti che per prima cosa devono essere degli educatori. Perché il calcio è un divertimento”. “È un vero piacere, gli fa eco David Bartolotta, essere stato invitato, anche perché non ero mai stato a Coverciano. Ed essere qui, durante il raduno della Nazionale, è davvero emozionante. Penso ai calciatori, a chi pratica questo sport e ai dirigenti, e noi arbitri siamo persone come loro: non devono vederci come dei nemici, ma come dei garanti per far sì che una partita si possa svolgere. Ai miei giovani colleghi dico di non abbattersi mai, la passione vince su tutto”. Con loro c'erano anche Duccio Baglioni, vice-presidente dell'Aia, e Vito Tisci, presidente del Settore Giovanile e Scolastico. Entrambi hanno sottolineato la necessità di dare segnali decisi contro un fenomeno che nell'ultimo anno ha visto verificarsi oltre 200 aggressioni. Per i due ragazzi un augurio speciale anche da Roberto Mancini: "Il calcio è il gioco più bello del mondo, quando siamo bambini tutti vogliamo giocare, ma senza arbitri non si può. Auguro a chi è accanto a me che possa arrivare fino alla Serie A”.

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