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Gravina: "Dimissioni e commissariamento Figc? Rispettare l'autonomia dello sport"

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Il presidente federale Gravina risponde alla richiesta di dimissioni della Lega e di commissariamento della Figc: "Ho visto approssimazioni in alcune affermazioni, così si rischia solo di fare danni. Bisogna rispettare l'autonomia e la democrazia dello sport, la libertà non può essere calpestata da nessuno. Caso scommesse? Non lasceremo mai soli i nostri ragazzi. Mi piace questa Italia di Spalletti, il percorso ci porterà all'Europeo"

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"Le richieste di mie dimissioni fatte dalla Lega? Bisogna approfondire meglio alcuni argomenti, altrimenti corriamo il rischio di far danni al nostro Paese, e non solo al mondo del calcio. Alcuni soggetti hanno commentato in maniera non approfondita sui temi specifici, perché ho visto approssimazione in alcune affermazioni". Gabriele Gravina, presidente della Figc, replica così alla richiesta di sue dimissioni da parte della Lega, per bocca del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e di commissariamento della Federazione da parte di Fratelli d'Italia. "Cosa deve accadere ancora per rivoluzionare la guida del movimento? È sempre più necessario, per rispetto di milioni di appassionati e in particolare dei più giovani, un radicale cambiamento a partire dalle dimissioni del presidente Gravina”, aveva detto mercoledì il leader del Carroccio. 

"Come Federazione noi adottiamo norme di tutela"

"Abbiamo adottato norme di tutela. Qualcuno ha parlato di doping, per un caso: noi non siamo responsabili di chi si dopa, noi dobbiamo individuare e punire chi si dopa. Ho sentito parlare anche di diritti televisivi, ma non compete a noi: la legge Melandri è destinata alla Lega. Anche a livello di infrastrutture, il Governo ha detto chiaramente che non c'è un euro a disposizione. La Federazione non è un'azienda che costruisce stadi, noi possiamo cogliere opportunità e infatti abbiamo portato Euro 2032, un successo di livello internazionale. I debiti li riconosciamo, ma spesso le rateizzazioni producono altri debiti". 

"La libertà non può essere calpestata da nessuno"

"La risposta è stata una risposta decisa da parte di tutto il movimento sportivo, che rivendica, come devo fare io, il principio del rispetto dell'autonomia, che implica al suo interno un altro principio, che è quello della democrazia. Questi due concetti hanno un sentimento di fondo: la libertà che non può essere calpestata da nessuno - ha aggiunto il numero uno della Figc, in occasione della presentazione del premio Aics di cultura sportiva Beppe Viola -. Ho sentito parlare di responsabilità nel mondo del calcio legato alle scommesse: se il mondo del calcio non avesse, tra novembre e dicembre 2020, inserito nei suoi principi statutari le sanzioni per chi scommette, avremmo dovuto adeguarci alle leggi dello Stato, e quindi non avremmo avuto nessuna sanzione in capo a questi ragazzi, e invece noi riteniamo di aver adottato norme di tutela".

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"Scommesse? Non abbandoneremo mai i nostri ragazzi"

"Dobbiamo tutelare l'integrità morale di questi ragazzi e guidarli nel processo di crescita, ed è per questo che le nostre sanzioni hanno previsto - e non era mai accaduto - un percorso di accompagnamento. Questi ragazzi non li abbandoneremo mai. Ho anche la sensazione che si stia giocando sulla pelle di ragazzi molto giovani, ho il dovere di difendere tanti giovani italiani che stanno diventando carne da macello". 

"Mi piace l'Italia di Spalletti, andremo a Euro 2024"

"La sconfitta dell'Italia con l'Inghilterra a Wembley? Abbiamo giocato un'ottima gara, la differenza l'hanno fatto alcuni grandi campioni. La nostra ha dimostrato di essere un'ottima squadra, mi piace, peccato per qualche occasione fallita nel primo tempo ma questo è un problema che conosciamo. Siamo in un momento di grande crescita. Certo, la carenza della possibilità di coltivare tantissimi giovani talenti che vengono utilizzati molto poco pur essendo assai interessanti, ci penalizza. Su questo stiamo cercando di lavorare, creando le migliori occasioni di collaborazione con tutte le società, perché si capisca che il percorso che vogliamo portare avanti ci condurrà a Euro 2024. E lì vedrete quanti ne troveremo sul nostro carro...".

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