Non perderti dirette, news e highlights
Arrow-link
Arrow-link

Nazionale, Spalletti: "L'esperienza con l'Italia mi martella ancora forte in testa"

Nazionale

Ospite del Festival "Letteratura sportiva, cultura sportiva, giornalismo sportivo" ad Arezzo, l'ex commissario tecnico dell'Italia è tornato sulla sua esperienza in azzurro: "Non devo dimenticarla, accetto il dolore che provoca. Non è andata come volevo, ma mi riconosco l'impegno". Sulla polemica con Acerbi: "Inizialmente mi aveva dato totale disponibilità, ci sono vari testimoni che possono testimoniare come è andata"

ACERBI: "HO DETTO NO A SPALLETTI, NON ALLA NAZIONALE"

Fa ancora male. Luciano Spalletti non nasconde la delusione e il dolore per come è finita la sua avventura da commissario tecnico della Nazionale, iniziata con entusiasmo e naufragata dopo la sconfitta in Norvegia dello scorso giugno. "L'esperienza con l'Italia mi sta martellando ancora forte in testa. Non mi sono posto l'obiettivo di doverla dimenticare, la si accetta tutta e si accetta il dolore che fa. Non è andata come volevo, ma voglio riconoscermi l'impegno totale messo. Ora serve lasciar passare un po' di tempo e poi si ripartirà", ha commentato al Festival "Letteratura sportiva, cultura sportiva, giornalismo sportivo". Solo parole positive per il suo successore Gattuso e i giocatori: "Gattuso è stato veramente bravo, soprattutto alla seconda partita serviva fare qualcosa di tattico e lui l'ha preparata bene. Le due punte vicine gli hanno dato ragione per il risultato finale e quindi gli si fanno i complimenti. Sono contento che i giocatori si siano sentiti un po' liberati, ho visto che hanno parlato qua e là, non mi è dispiaciuto. Anche il mio obiettivo era quello, che tutti fossero liberi di giocare in tranquillità e di vincere". 

l'intervista

Le verità di Acerbi su Sky Sport Insider

"Acerbi? Gli ho chiesto scusa, ho fatto le cose in modo corretto"

Spalletti è tornato anche sulla polemica che lo ha coinvolto con Francesco Acerbi, che non ha risposto alla convocazione per la partita in Norvegia e negli ultimi giorni ha ripreso l'argomento spiegando le sue ragioni in un'intervista a Sky Sport. L'allenatore però la vede diversamente: "Con me c'erano altre persone, basta andare da loro e chiedere se ho detto la verità oppure no. Parlo di personaggi di rilievo della Federazione, non faccio cose contrarie alla logica, ma in modo corretto. Dopo le preconvocazioni, c'è stata una telefonata in cui ho quasi chiesto scusa riconoscendogli la sua qualità e la sua bravura nel finale di campionato e in Champions League. Prima della convocazione aveva dato totale disponibilità, non vedo dove possa essere l'inghippo da parte mia. Io avevo sempre al fianco Buffon e tutti gli altri, li rendevo partecipi su tutto, dai ritmi agli orari. Poi le scelte erano mie".

Leggi anche

Italia U20, i convocati per il Mondiale in Cile

"Per lo scudetto Napoli e Inter davanti alle altre"

Spalletti ha dato anche una sua lettura del campionato in corso, mettendo in prima fila due delle sue ex squadre: "Il Napoli è una squadra tostissima che viene dalle certezze dello scorso anno. Poi hanno lavorato veramente bene sia Conte che la società nella preparazione di questo campionato. L'Inter è una squadra con grandissime qualità e Chivu, che ho allenato e conosco bene, diventerà un grande tecnico. Inter e Napoli hanno delle chance in più di Juventus e Milan, poi staremo a vedere se ho ragione". Sul big match di domenica sera: "I rossoneri mi paiono in perfetta condizione".

CALCIO: SCELTI PER TE