
Ibrahimovic, top 11 da sogno: da Buffon a Ronaldinho, i migliori ex compagni
Aneddoti e retroscena nella carriera di Zlatan Ibrahimovic attraverso le pagine di "Io sono il calcio", autobiografia dello svedese dove trova spazio l'undici da lui eletto: un 4-3-3 da urlo costituito da campioni nonché suoi ex compagni di squadra. Panchina per Julio Cesar e Cannavaro, Iniesta e Seedorf oltre a Gattuso. Indovinate chi è il centravanti titolare?
MILAN, LEONARDO: "IBRA? NON PARLIAMONE ORA" - GATTUSO: "A MOLTI PIACEREBBE VENIRE QUI" - MLS, ZLATAN MIGLIORE NEW ENTRY DELL'ANNO

Aneddoti e retroscena nella carriera di Zlatan Ibrahimovic attraverso le pagine di “Io sono il calcio”, autobiografia dello svedese dove trova spazio l’undici da lui eletto: un 4-3-3 da urlo costituito da campioni nonché suoi ex compagni di squadra. Panchina per Julio Cesar e Cannavaro, Iniesta e Seedorf oltre a Gattuso. Indovinate chi è il centravanti titolare?

GIANLUIGI BUFFON. Iniziamo da Gigi ovvero il portiere titolare, avversario negli incroci in Nazionale nonché compagno in Serie A alla Juve. Di lui Zlatan ha detto: "Al mio primo allenamento alla Juventus dovetti vedermela subito con Buffon. Capello aveva deciso di mettere l’asticella in alto: prima superare tutta la difesa e poi infilare Buffon. Il portiere più forte al mondo. Una missione quasi impossibile"

LILIAN THURAM. Tra il 2004 e il 2006, Ibra ha condiviso lo spogliatoio anche con l’ex difensore francese alla Juventus. Massimo rispetto per lui come ha scritto nell’autobiografia: "Non un gigante ma duro come il marmo. Per lui ogni allenamento era una finale dei Mondiali: arrivavo a casa ricoperto di lividi. Saltarlo era un’impresa. Con me era sempre scontroso ma non ci furono problemi". Lo stesso Thuram aggiunse profetico: "Ibra, sei giovane e stupido, ma imparerai"

THIAGO SILVA. Spazio anche per il centrale brasiliano nella top 11 di Ibra, suo compagno per 6 anni dal Milan al PSG. Inevitabile la stima dell’asso svedese: "Il difensore più completo con cui abbia mai giocato. L’ho sempre paragonato a me stesso: un Ibra in difesa. Se lo avevo alle spalle, sapevo che non dovevo preoccuparmi di quello che accadeva nelle retrovie perché avrebbe pensato a tutto lui"

ALESSANDRO NESTA. Solo due stagioni insieme al Milan, quanto basta per ammirarlo dopo tante battaglie da avversari in campo: "Il maestro di Thiago Silva: completo a livello tecnico e psicologico con una mentalità da vincente vero. Con lui non si scherzava quando la situazione era seria e, se doveva prendere una decisione in partita, era sempre quella giusta"

MAXWELL. Una vita nella stessa squadra dagli inizi all’Ajax al triennio all’Inter, dal Barcellona fino al PSG. Ecco perché il pensiero rivolto all’ex terzino brasiliano è dei migliori: "La storia di Maxwell la conoscono tutti: abbiamo vestito spesso la stessa maglia e siamo ancora ottimi amici. È il giocatore più elegante con cui abbia mai giocato: impareggiabile per finezza e tecnica"

PATRICK VIEIRA. Dal 2005 al 2009 compagni di squadra dalla Juventus all’Inter, vittorie e stima reciproca come ribadito da Ibrahimovic: "Patrick mi ha reso un calciatore migliore. Lavorava come un mulo. Correva tantissimo e alzava il livello degli altri con la sua qualità di gioco e la sua personalità. Sicuramente è il compagno che maggiormente ha influenzato il mio gioco"

XAVI. Poco fortunata l’avventura di Ibra al Barcellona complici gli attriti con Guardiola, tuttavia non ci sono dubbi per chi merita una maglia nel suo centrocampo: "Al Barcellona lo chiamavano 'Mister Perfect'. Non sbagliava mai. La perfezione incarnata, voleva tutti i palloni, poi ci pensava lui a smistarli. Se alcune volte azzardavamo un passaggio lungo ci diceva 'No, no, la palla passa da me'. Come dargli torto?"

PAVEL NEDVED. Torniamo al biennio juventino, quello che inaugurò la sua parentesi italiana nel 2004, per indicare un altro fuoriclasse schierato in mediana: "Una macchina, esemplare in allenamento. Prima e dopo un allenamento con i compagni in cui dava tutto, poi continuava da solo. Non ho mai visto un professionista più serio. Il Pallone d’Oro l’ha ripagato del suo duro lavoro"

LIONEL MESSI. Passiamo quindi al tridente offensivo dove una maglia d’obbligo è riservata la Pulga, talento da vendere e suo compagno nella stagione 2009/10: "Avrei potuto metterlo pure sulla sinistra. Un giocatore della PlayStation prestato al mondo reale. Il miglior giocatore di ogni tempo. Eravamo una grande coppia finché l’allenatore non decise di metterci il naso". Ogni riferimento a Guardiola è puramente casuale

RONALDINHO. Poco tempo insieme in campo (stagione 2010/11 al Milan), quanto basta per dedicare più di un pensiero al trequartista brasiliano votato allo spettacolo: "Abbiamo giocato assieme solo per un breve periodo ma era un genio. Con lui non giocavi a calcio: ti gustavi il gioco del calcio. Faceva numeri che costringevano perfino gli avversari a fermarsi per applaudire"

ZLATAN IBRAHIMOVIC. E chi altrimenti? Campionissimo da 511 gol in carriera dalle Nazionali giovanili alle maglie di club, Ibra ritaglia su misura la maglia numero 9 per se stesso. Nessuno si stupisca dell’ego dell’iconico svedese, autostima ribadita dalle sue parole: "Di lui non c’è bisogno che dica niente. Se non lo conosci, basta leggere questo libro". C’è bisogno di aggiungere altro?