
Quali sono le nuove misure adottate, col nuovo Dpcm del 26 aprile, per il mondo dello sport? Ecco nel dettaglio cosa sarà possibile fare e non fare dal 4 maggio: le novità consistono nella possibilità di svolgere attività motoria individuale anche distanti da casa e il via libera agli allenamenti dei professionisti delle discipline individuali
CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto; è consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività
Dal 4 maggio via alla Fase 2: cosa cambierà
Sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati

Allo scopo di consentire la graduale ripresa delle attività sportive, le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti – riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP e dalle rispettive federazioni – sono consentite, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali

A tali fini sono emanate, previa validazione del comitato tecnico-scientifico, apposite Linee-Guida, a cura dell’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su proposta del CONI ovvero del CIP, sentita la Federazione Medico Sportiva Italiana, le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva

Restano chiusi gli impianti nei comprensori sciistici

Sono sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura con la presenza di pubblico, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo, religioso e fieristico, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato

Sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi

Misure igienico-sanitarie: evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva