Ritiro Higuain, dal record con il Napoli ai titoli con la Juve: la carriera del "Pipita"
L'attaccante argentino dell'Inter Miami, che ha annunciato il ritiro al termine dell'attuale stagione di MLS, è stato uno dei giocatori più decisivi nell'ultimo decennio di Serie A. Arrivato in Italia con il Napoli, ha aggiornato il primato di gol segnati in un singolo campionato e ha contribuito ad arricchire la bacheca della Juventus dopo il trasferimento a Torino. Rimpianti? Qualche rigore e le sconfitte con l'Argentina
- Gonzalo Higuain, attaccante classe 1987, è stato da subito soprannominato "El Pipita" in quanto figlio del "Pipa", suo padre Jorge, ex difensore dal naso pronunciato. Cresce nelle giovanili del River Plate ed esordisce in prima squadra nel 2004, nemmeno diciassettenne. Con il club argentino segna 15 reti in 41 presenze
- Nel gennaio 2007 lo acquista il Real Madrid su indicazione dell'allora tecnico Fabio Capello. In sei stagioni e mezzo, le ultime caratterizzate dalla concorrenza di Karim Benzema, segna 121 reti in 264 incontri disputati e vince i primi titoli della sua carriera: tre campionati, due Supercoppe e una Coppa del Re
- Nell'estate del 2013 viene acquistato dal Napoli per sostituire Edinson Cavani. L'impatto sulla Serie A è ottimo, segna 24 gol nella prima stagione contribuendo al trionfo in Coppa Italia della squadra di Rafael Benitez
- La Supercoppa Italiana conquistata contro la Juventus nel dicembre successivo porta la sua firma: doppietta nei 120 minuti regolamentari più la trasformazione del suo rigore nella lotteria decisiva
- Il Pipita ha sempre avuto un rapporto controverso con la porta dagli undici metri: la sua seconda stagione al Napoli finisce male nonostante un maggior numero di gol (29)
- Prima l'eliminazione a sorpresa patita dal Dnipro in semifinale di Europa League e poi la mancata qualificazione in Champions per un suo clamoroso errore dal dischetto nello scontro diretto contro la Lazio dell'ultima giornata. Tiro alto e vittoria dei biancocelesti 4-2
- Il suo rapporto con la piazza sembra deteriorarsi, ma l'arrivo di Maurizio Sarri lo rigenera. In una stagione formidabile arriva a segnare 36 gol soltanto in Serie A, battendo il precedente record di Nordahl (35 gol, resistente da 66 anni) come numero di reti in un campionato. Il primato è stato poi raggiunto anche da Ciro Immobile nel 2020
- Raggiunge e sorpassa Nordahl nell'ultima giornata di campionato al San Paolo contro il Frosinone con una memorabile tripletta e il gol finale segnato in rovesciata
- In totale, con gli azzurri, ha realizzato 71 gol in 104 partite
- Nell'estate 2016 la Juventus paga la clausola rescissoria del suo contratto al Napoli, 90 milioni di euro, cifra record nel calciomercato italiano fino al successivo acquisto di Ronaldo, sempre della Juventus
- Gli anni in bianconero lo vedono ancora goleador implacabile: in due stagioni con 55 gol contribuisce alla vittoria di due campionati, due Coppe Italia e al raggiungimento della finale di Champions persa contro il Real Madrid nel 2017
- La sua istantanea più famosa in maglia bianconera è il gol decisivo segnato nella vittoria a San Siro contro l'Inter il 28 aprile 2018. Permette alla Juventus di rimontare i nerazzurri negli ultimi minuti e di respingere la rimonta del Napoli, distante un solo punto e poi sconfitto il giorno dopo a Firenze
- Dopo l'arrivo di Ronaldo, la Juventus decide di fare a meno di lui e lo cede in prestito oneroso al Milan nella maxi operazione che vede il ritorno di Bonucci a Torino. In rossonero gioca però solo 6 mesi, segnando 8 gol in 22 presenze
- Nella partita contro la Juve, un nuovo rigore sbagliato lo innervosisce a tal punto da essere espulso per proteste e farlo litigare con i suoi ex compagni
- Finisce così la stagione al Chelsea, ma i suoi unici mesi in Inghilterra non lo vedono protagonista: 5 gol in 18 presenze e un'Europa League vinta, seppur vissuta come riserva di Giroud e senza nemmeno entrare in campo in finale contro l'Arsenal
- Dopo un anno di prestiti torna alla Juve e resta anche grazie alla presenza di Maurizio Sarri in panchina. Porta alla causa bianconera altri 11 gol che contribuiscono alla conquista del nono scudetto consecutivo. In estate lascia l'Italia e attraversa l'oceano per giocare in MLS con l'Inter Miami
- L'allenatore toscano ha allenato Higuain in tre squadre diverse: Napoli, Chelsea e Juventus. I due hanno stretto un legame profondo sin dall'anno insieme in azzurro, quando Higuain superò il record di Nordahl. In quella stagione si è probabilmente vista la versione migliore del "Pipita" in carriera
- I due hanno poi vinto insieme un'Europa League al Chelsea e un campionato alla Juve. Ma anche quando si sono incontrati da avversari il loro rapporto non si è mai incrinato
- Higuain ha disputato tre Mondiali con la Seleccion (2010, 2014, 2018), segnando 31 gol in 75 presenze. Essendo nato a Brest, dove giocò il padre per un anno, fu cercato anche dalla Francia, ma lui ha sempre espresso il desiderio di giocare per l'Albiceleste
- A Sudafrica 2010, con Maradona ct, in occasione della sfida eliminatoria contro la Corea del Sud è diventato il terzo giocatore dell'Argentina a segnare una tripletta in un Mondiale dopo Stabile e Batistuta
- Higuain ha giocato tre finali con la sua nazionale, perdendole tutte. La prima nel Mondiale 2014 contro la Germania. In Brasile ci fu la sconfitta per 1-0 ai supplementari, con Higuain protagonista per un gol annullato e un'occasione fallita a tu per tu con Neuer
- Nell'estate 2015 perde anche la Coppa America in finale ai rigori contro il Cile. Uno degli errori decisivi dagli 11 metri è il suo, appena un mese dopo quello sbagliato con il Napoli contro la Lazio
- Sempre contro il Cile e sempre ai rigori viene sconfitto anche nella Coppa America del centenario del 2016. Sostituito però al 70', ha almeno evitato di tirare di nuovo uno dei rigori
- Dopo Napoli, Juventus e Milan c'è anche l'Inter...Miami. Dal 2020 in MLS ha segnato 27 gol in 65 presenze, ma ha deciso di dire basta al calcio giocato oggi, 3 ottobre, con una conferenza stampa. Le restanti due partite di stagione regolare e gli eventuali playoff saranno le ultime sfide di una carriera piena di gol, vittorie, record e qualche sconfitta pesante