
Il 3-2 in casa dello Zenit ha placato un po' le acque in cui naviga Max Allegri. Ma in vista del derby non mancano pensieri, problemi e incubi -

La panchina per Max è uno dei crucci di inizio stagione: un continuo inseguirsi di voci, conferme e smentite -

I rapporti tra l'allenatore e Berlusconi sembrano essere ai minimi storici. Adriano Galliani si è schierato al fianco del tecnico, ma la proprietà ha spesso lanciato bordate anti-Allegri -

A tormentare i sogni di Allegri ci sono i nomi di quanti vengono dati al suo posto. Tra questi, Inzaghi. I due non si sono mai amati. E quando Pippo ha tentato di insidiare la panchina di Max, l'astio è aumentato -

Sei gol subiti in sei gare di campionato e tre sconfitte. Che la difesa sia un problema è evidente -

Quando c'era lui era tutto diverso. E pensare che Thiago Silva avrebbe fatto carte false pur di rimanere a Milano. Per Allegri vederlo blindare la difesa del PSG, e non più la sua, dev'essere un brutto sogno -

Altro incubo, gli infortuni: 137 in due anni. Il simbolo di questa situazione è Pato. Il brasiliano doveva rientrare per il derby e, invece, è ancora fermo ai box. Tutto rimandato. Ancora una volta -

"Il Psg è più forte del Milan", ha dichiarato di recente un Ibra al vetriolo. Da quando lo svedese ha lasciato Milanello, per l'attacco rossonero sono cambiate un po' di cose. E per Allegri sono aumentati i problemi. Fortuna che ora c'è El Shaarawy -

In vista del derby il problema di Allegri non può che chiamarsi Inter. I nerazzurri sembrano in crescita, stanno meglio in classifica (secondi con 12 punti) e si godono un Cassano (un ex dal dente avvelenato) incisivo e in fase positiva -