Ceferin: "Ci sono tre opzioni per riprendere i campionati dopo lo stop per coronavirus"

uefa

Il presidente della Uefa ha parlato in un'intervista a La Repubblica, fornendo tre ipotesi sulla ripresa dei campionati. "C'è anche la possibilità di tornare a giocare all'inizio della prossima stagione, spostando quella 2020-2021 più avanti"

CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Aleksander Ceferin detta le linee guida per la ripresa dei campionati. In un’intervista a La Repubblica il presidente della Uefa ha fornito tre ipotesi per la ripresa dei campionati, precisando che "non sapendo quando finirà la pandemia non possiamo avere un piano definitivo". Ecco allora le tre opzioni. "Ricominciare a metà maggio, a giugno o alla fine di giugno – ha detto il numero uno del calcio europeo -. Se poi non dovessimo riuscirci, la stagione probabilmente sarebbe persa. C'è anche la possibilità di riprendere all'inizio della prossima, cominciando più tardi quella successiva. Vedremo la soluzione migliore per Leghe e club".

Sulle polemiche per Valencia-Atalanta

Valencia-Atalanta è stata una delle ultime partite giocate in Europa primo dello stop per l'emergenza coronavirus. "Quando c’è stata Valencia-Atalanta si giocava ancora dappertutto in Europa – dice Ceferin -. Era a porte chiuse e sui tifosi radunati davanti allo stadio la giurisdizione era delle autorità spagnole”. Poi sull’andata a Milano: "Ho sentito una critica idiota su questa sfida. Il 19 febbraio nessuno sapeva che la Lombardia sarebbe stata il centro dell’epidemia. Chi eravamo per dire non si gioca?".

Sui contratti dei giocatori

Andando oltre la scadenza del 30 giugno sarebbe necessaria una modifica dei contratti dei calciatori: "Su questo tema non abbiamo giurisdizione – ammette Ceferin -. Se la stagione ricominciasse servirebbe un compromesso, servirebbe che i contratti scadessero più avanti e che il calciomercato slittasse di conseguenza".

Sul fair play finanziario

Lo stop per la pandemia da coronavirus potrebbe anche influire sul Fair Play Finanziario. "La crisi coinvolge anche i club – spiega il presidente della Uefa -. Abbiamo già posticipato alcuni requisiti da fine marzo a fine aprile. Dipende da come evolverà la situazione. Sul Ffp non ci sono opzioni aperte".

Sul "sacrificio" dell’Europeo

Ceferin è tornato anche sull’Europeo 2020, rinviato all’estate 2021. "Sacrificare l’Europeo ha mostrato che ogni emergenza è la nostra emergenza e che ogni club è il nostro club. La videoconferenza con Eca, Leghe, Fifpro e poi con le federazioni è stata una fantastica dimostrazione di unità e solidarietà. Il calcio europeo è unitissimo”. Anche con la Fifa prosegue il dialogo. "La comunicazione con Infantino è continua – aggiunge -. È importante dimenticare interessi personali e disaccordi".

Sulle gare a porte chiuse

"Mi è difficile immaginare tutte le gare a porte chiuse, ma ora non sappiamo se riprenderemo, col pubblico o senza. Se non ci fosse alternativa, sarebbe meglio finire comunque i campionati. Posso dire che non penso alle finali delle coppe europee a porte chiuse", conclude Ceferin.