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Buffon: "Io al Mondiale? Non mettete pressione a Mancini. Per ora non penso al ritiro"

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L'ex portiere della Juventus, oggi al Parma, parla del suo futuro e del possibile ritorno in Nazionale: "In questo momento non prendo in considerazione l'idea di smettere, testa e corpo rispondono alla grande. Una nuova chiamata da Mancini? "Non aggiungiamo altre pressioni per il Ct". Commento anche sull'addio di Cristiano Ronaldo: "Grandissimo professionista, la sua scelta non ha nulla di illogico"

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"La mia testa e il mio corpo rispondono alla grande, in questo momento non prendo in considerazione l'idea di smettere". Gigi Buffon allontana l'idea del ritiro. A gennaio del 2022 compirà 44 anni ma l'ex portiere della Juventus, tornato in Serie B al Parma, squadra che l'aveva lanciato in Serie A, è pienamente concentrato sul campo. "Mi accorgo di essere un giocatore molto importante per i miei compagni e i tifosi del Parma - spiega ai microfoni di Radio Anch'io sport - per me questo è molto gratificante". E tra gli obiettivi c'è anche il Mondiale 2022 in Qatar. In caso di convocazione, Buffon potrebbe partecipare per la sesta volta alla manifestazione intercontinentale, traguardo mai raggiunto da nessun giocatore: "Una nuova chiamata da Mancini? "Non voglio che al Ct, che ha già tante pressioni, se ne aggiunga una nuova".

"Pareggi Italia? Casualità. Troppe critiche a Immobile"

Buffon ha commentato anche i due pareggi della Nazionale contro la Bulgaria e la Svizzera: "Devo dire la verità e non per difendere il gruppo, il problema dell'Italia è stata solo la buona sorte. Quando vinci il Mondiale e l'Europeo ti deve andare tutto bene, ora sta pagando quel briciolo di fortuna avuto in precedenza - sottolinea - nelle due gare la prestazione c'è stata, sono stati due pareggi figli della casualità. Non credo il problema dipenda dagli attaccanti. Non li metto in discussione, soprattutto Immobile. Ha numeri e lavora tanto, ci vuole più clemenza con lui".

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"Addio CR7-Juve? Nulla di illogico"

L'ex portiere della Juventus ha parlato anche dell'addio di Cristiano Ronaldo alla Juventus: "I tifosi non devono rimanere sorpresi da Cristiano, è un grandissimo professionista. Quello per cui è stato idolatrato sono le prestazioni in campo, di conseguenza la scelta di andare via non ha nulla di illogico". Quella del fuoriclasse portoghese, spiega Buffon, è "una scelta ponderata e razionale da parte sua che conferma il percorso della sua carriera. Posso solo parlar bene di Cristiano, è un professionista che dà il 100% per la causa e poi quando pensa di andar via lo fa con coerenza".

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"Ribery, Salernitana scelta suggestiva"

Il campionato italiano intanto è pronto a riaccogliere Franck Ribery, che ripartirà dalla Salernitana. "La sua è una scelta suggestiva - la definisce Buffon - mi metto nei suoi panni e lo capisco. Anche se ha 38 anni si sente ancora molto forte, e secondo me lo è. Anche magari solo per 60 minuti, ma un'ora di Ribery è qualcosa che in Italia non abbiamo. I giocatori del suo valore si contano sulle dita di una mano. Il suo arrivo è strumento e di sogno per chi gravita attorno alla Salernitana. Ripagherà questo affetto regalando un sogno che è poi l'energia che lo alimenta". 

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