Spalletti in Nazionale, la Figc non molla. Ma De Laurentiis non cede sulla clausola

A cura di Alberto Pontara e Diego Ponzè

La Figc non abbandona l'idea di affidare a Spalletti la Nazionale: dopo ulteriori riflessioni, venerdì verrà presa la decisione. Il nodo è la clausola dopo il comunicato di De Laurentiis che non rinuncia alla penale: "E' una questione di principio, non di vil denaro. Sorprendente che Figc subisca le dimissioni di Mancini". Conte resta in attesa ma nel caso servirebbe aprire una trattativa. Intanto Mancini sull'addio: "Da tempo Gravina aveva idee opposte alle mie"

NAZIONALE-SPALLETTI: LE NEWS IN DIRETTA

Spalletti e i nodi da sciogliere: il punto della situazione con Gianluca Di Marzio

Gianluca Di Marzio a "Calciomercato l'Originale" (in onda tutte le sere alle 23 su Sky Sport 24) ha fatto il punto sul nuovo Ct della Nazionale, spiegando la questione del nodo clausola di Spalletti

Spalletti e la questione clausola

Clausola di non concorrenza o penale in caso di nuovo incarico? E' tra queste due interpretazioni che ballano i tre milioni che il Napoli chiede per liberare Spalletti e permettergli di sedersi sulla panchina della Nazionale. Una cifra che al momento De Laurentiis pretende, ma che né la Federcalcio né Spalletti stesso sono disposti a pagare. 

In punta di diritto si tratta di capire non tanto come sia stata denominata nero su bianco la clausola, ma cosa emerga dal testo come sostanza dell'accordo tra le parti. Se appunto si trattasse chiaramente di clausola di non concorrenza, cioè sfruttare presso un competitor le conoscenze acquisite con il precedente datore di lavoro, sarebbe difficile pretenderne la validità di fronte a un incarico in una squadra Nazionale e non di club. Diverso invece, ed è lì che evidentemente pende l'interpretazione del Napoli, se l'accordo si configurasse come un ristoro per aver - sostanzialmente - creato un problema alla società chiedendo di liberarsi in anticipo dal contratto a fronte di un disagio personale e della necessità di fermarsi. A quel punto se poi lo stop richiesto si interrompe - in qualunque modo - mi paghi il disturbo. Questo lo scenario, importante da approfondire per arrivare poi a quel che tutti comunque auspicano: un accordo che sia prima di tutto di buon senso e di buoni rapporti tra le parti.


Mancini a Repubblica: "Da tempo Gravina pensava cose opposte alle mie"

In un'intervista a 'La Repubblica' in edicola oggi Roberto Mancini spiega la scelta di dimettersi da ct della Nazionale: "Da tempo il presidente Gravina pensava cose opposte alle mie. Mi aspettavo un segnale: se avesse voluto mi avrebbe trattenuto". E sui cambiamenti nello staff dice: "Gli ho fatto capire che non poteva rivoluzionarlo, che non poteva privarmi di un gruppo di lavoro che funzionava e che ha vinto l’Europeo....". CLICCA QUI PER LE PAROLE

Spalletti sempre in pole: nodo clausola e tempi stretti

Spalletti resta sempre il primo nome su cui la Figc vuole puntare come nuovo Ct. Resta da risolvere la questione della clasuola da 3,25 milioni con il Napoli. E c'è la questione dei tempi: la Federazione vorrebbe infatti chiudere per il nuovo Commissario tecnico entro un paio di giorni. Antonio Conte, che ha compreso la situazione e lo ha confermato a Gravina, resta in attesa