Superlega, dal dietrofront delle inglesi alle posizioni di Juve, Milan e Inter
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Il progetto Superlega che ha perso quota, dalla retromarcia delle inglesi alle posizioni di Juve, Milan e Inter. Poi le parole di Perez, presidente del Real Madrid a Cadena Ser: "Lavoravamo da tre anni a questo progetto per combattere la difficile situazione economica, sono un po' triste e deluso. Non avevo mai visto tanta aggressività da parte di un presidente UEFA e della Liga in vita mia. La Superlega esiste ancora ma il progetto è in stand by, la Juve non se ne è andata e nemmeno il Milan"
Superlega, le notizie principali del 21 aprile
- Marotta: "Superlega naufragata per reazione tifosi e passo indietro club inglesi"
- Maldini: "Io mai coinvolto nel progetto, ma chiedo scusa ai tifosi"
- Florentino Perez: "Il progetto c'è ancora, Milan e Juve non se ne sono andati"
- De Zerbi: "Forse non allenerò mai una big, ma ho difeso il calcio"
- Paratici: "Superlega era occasione unica per aiutare tutto il calcio"
- Agnelli: "Credo ancora in questa idea, ma in pochi non si può fare"
- Al-Khelaifi nuovo presidente dell’ECA: "Momento cruciale, serve unione"
- Gravina: "Nessuna sanzione, non si può processare idea non concretizzata"
- Vicepresidente Uefa: "Ci saranno conseguenze per i 12 club"
- Milan su rinuncia: "La voce dei tifosi è stata chiara"
- Il no dell'Inghilterra alla Superlega: tutti i motivi
- Superlega: tutte le tappe della vicenda
Florentino Perez: "Progetto esiste ancora ma è in stand by"
"Abbiamo chiesto di parlare con il presidente UEFA ed è come se avessimo tirato una bomba atomica La Superlega esiste ancora ma il progetto è in stand by. La Juventus non se ne è andata e nemmeno il Milan".
Florentino Perez: "Non abbiamo avuto possibilità di presentare bene il progetto"
"C'era qualcuno tra i sei club inglesi che non era molto interessato alla Superlega e ha iniziato a contagiare gli altri. E’ un club che non è mai stato convinto. Non abbiamo presentato bene il progetto, ma non ci hanno dato la possibilità di farlo perché non vogliono".
Florentino Perez: "Minacce e insulti, sembrava tutto orchestrato"
Così il presidente del Real Madrid e presidente del progetto Superlega Florentino Perez a Cadena Ser: “Sono un po’ triste e deluso. Lavoriamo da tre anni a questo progetto per combattere contro la situazione economica che attraversiamo. Non ho mai visto tanta aggressività da parte di un presidente UEFA e della Liga in vita mia. Minacce e insulti, sembrava tutto orchestrato”
Mihajlovic: "Superlega passo più lungo della gamba"
Così l'allenatore del Bologna: "Per fortuna i club coinvolti ci hanno ripensato e hanno chiesto anche scusa. Forse hanno fatto il passo più lungo della gamba, perché non era una cosa facile da far passare, e per me era una cosa brutta. Non so cosa succederà in futuro, ma ora dopo una decisione sbagliata è arrivata una decisone giusta". VIDEO
Pirlo: "Il progetto Superlega era giusto, qualcosa va cambiato"
Così l'allenatore dalla Juventus; "Superlega? Il progetto che si stava portando avanti era giusto, in Europa c'è qualcosa da cambiare"
Conte: "Va preservato merito, ma Uefa rifletta"
Così l'allenatore dell'Inter sulla questione Superlega: "Da uomo di sport penso che non si debbano mai dimenticare le tradizioni: ci deve essere passione e lo sport deve essere meritocratico. Detto questo penso che tutto quello che è successo debba fare riflettere organismi come la Uefa, che organizza i tornei, prende tutti i diritti e ne riserva solo una parte ai club. Loro non investono niente, le società investono su giocatori e allenatori e devono essere premiate maggiormente". VIDEO
De Zerbi: “Calcio non è azienda, ruolo sociale diverso”
“Il mio riferimento non era ai giocatori, allenatori e tifosi di Milan, Inter e Juve ma a chi si permette di gestire una squadra di calcio come una azienda. C'è una differenza abissale. Il calcio ricopre un ruolo sociale diverso".
De Zerbi: “Forse mi sono precluso Juve, Inter e Milan, ma lo rifarei”
Così l’allenatore del Sassuolo dopo la vittoria sul Milan, commentando le sue dure parole di ieri sulla Superlega. “Ho potuto constatare con mano quanto è difficoltoso prendere una posizione, la confermo, confermo quello che ho detto ieri. Non ho offeso nessuno, sono ancora più convinto oggi perché si sono mobilitati tutti. Forse mi sono precluso la possibilità di andare in uno di questi club, ma lo rifarei perché sono nel giusto". VIDEO
Al-Khelaifi: “Momento cruciale, serve unione”
Così il presidente del PSG dopo essere stato eletto presidente dell'ECA: “Sono onorato. La leadership, l'integrità e l'unione della nostra organizzazione non sono mai state così richieste come in questo momento cruciale del calcio europeo. Fornirò il mio impegno incondizionato all'intera comunità calcistica: ciò significa a tutti i club membri dell'ECA di ogni nazione europea, ai tifosi e alle comunità che rappresentano”.
Nasser Al-Khelaifi nuovo presidente dell’ECA
Nasser Al-Khelaifi, presidente del PSG, è il nuovo numero 1 dell’ECA, l’associazione di oltre 240 club di calcio europei. Al-Khelaifi è il successore di Andrea Agnelli, che era stato eletto nel settembre 2017 e ha rassegnato le sue dimissioni nella notte di domenica in contemporanea con il comunicato che ufficializzava la nascita della Superlega.
Pioli: “Superlega non c’entra con sconfitta”
"La Superlega non ha influito, non ci siamo fatti distrarre da niente, siamo concentrati sul nostro obiettivo. Il nostro cammino sarà molto difficile non ci siamo fatti distrarre da cose che non abbiamo deciso noi. Amo la libertà di parola e pensiero, certe cose è meglio non dirle e solo pensarle": il tecnico del Milan, Stefano Pioli, esclude che tra le cause del ko rimediato a San Siro dal Sassuolo ci sia una distrazione legata alla Superlega.
Paratici: "Mai messo in dubbio i valori e la meritocrazia"
"In queste 72 ore hanno parlato tutti, ma per parlare bisogna essere preparati. Nesuno ha mai messo la meritocrazia e i valori, tantomeno noi"
Paratici: "Superlega era occasione per aiutare tutto il calcio"
Così il dirigente della Juventus Fabio Paratici sulla questione Superlega: "Noi restiamo convinti della bontà del progetto, era un'occasione unica per cercare di dare una mano a tutta la piramide del calcio. Era un aiuto, ma come tutti i cambiamenti necessitano tempo per essere metabolizzati. Gli sviluppi futuri sarebbero stati un bene per il calcio".
Marotta: "Rimetterò il mandato da consigliere federale"
"E' un ruolo di semplice servizio, non remunerato. Lo faccio per amore di questo sport a tutela delle società, perché ritenevo di avere più esperienza di altri. Ciò detto rimetterò il mandato, se la maggioranza delle società vorrà farò un passo indietro. Non è una cosa determinante"
Marotta: "Ingiustificabile attacco violento di Cairo"
"Posso comprendere che qualcuno inviti un dirigente a dimettersi (da consigliere federale), ma non offendendolo e attaccandolo pubblicamente dandogli del Giuda e del traditore. Dopo le sue parole ho ricevuto minacce pubbliche e private. Io amo il calcio e farò sempre il bene del calcio"
Marotta: "Progetto in buona fede per far fronte a crisi calcio"
"Operazione condotta con riservatezza dalle proprietà dei club. Informazioni a noi dirigenti arrivavano, ma io e Antonello eravamo concentrati su gestione quotidiana del club. I club erano in buona fede, perché la situazione del calcio è a rischio default. Se non intervengono istituzioni dello sport e del calcio per creare un modello che dia stabilità non si riesce ad andare avanti".
Marotta: "Superlega naufragata per tifosi e passo indietro club inglesi"
"Il progetto è naufragato perché si sono sottovalutati aspetti importanti come la voce die tifosi, che sono il patrimonio vero del calcio e perché i club inglesi seguendo le loro logiche si sono giustamente defilati. Durante il percorso sono stati commessi degli errori".
Marotta: "Calcio a rischio default, modello attuale è superato"
Così l'ad dell'Inter Giuseppe Marotta: "Il progetto Superlega portato avanti dai proprietari dei 12 club davanti a una situazione economica difficile a causa del Covid. La valutazione era che il modello attuale è superato e bisognava inventarsi qualcosa per valorizzare meglio le risorse. Il sistema calcio è a rischio default".
Berruto: “Superlega? Meglio contributo a sport di base”
Così l’ex Ct dell’Italia del volley Mauro Berruto: "Dopo la guerra di posizionamento sulla SuperLeague e la (ri)scoperta dell'importanza dello sport come fatto sociale, perché non pensare a un contributo di solidarietà da parte di club professionistici, atleti top, procuratori verso l'agonizzante sport di base?".